Formazione continua

formazione2LA FORMAZIONE CONTINUA DEI PROFESSIONISTI

(ORDINAMENTO DELLA FORMAZIONE, Parte II)

Premessa

Considerato che la formazione continua diviene obbligatoria per tutti i professionisti che fanno riferimento a Phronesis e che ad essa si è tenuti in virtù della legge 4/2013 la quale, oltre ad assegnarcene l’onere, stabilisce una serie di controlli (anche esterni a Phronesis e demandati a specifici organismi) utili a verificare che tale obbligo sia stato assolto dai soci; inoltre, nell’ottica che ogni consulente filosofico è tenuto a dare assistenza ai propri colleghi, nonché a “contribuire allo sviluppo, al sostegno e alla promozione delle pratiche filosofiche e a comunicarne e condividerne i progressi coi colleghi” (art. 11 e 12 del Codice deontologico), si stabilisce quanto segue:

Art. 41. La formazione continua è affidata ai consulenti riconosciuti che, tutti e ciascuno, concorderanno col coordinatore di sezione almeno un’attività da proporre alla sezione nel corso dell’anno – volendo anche in collaborazione con un collega. Ciò dovrebbe garantire la piena partecipazione di tutti alla gestione della sezione, ma anche il rafforzamento dello spirito di colleganza e di ricerca personale.

Art. 42. Adempimenti per la formazione continua dei consulenti Phronesis.

 Si stabilisce che per essere consulenti filosofici di Phronesis, dopo il colloquio di accreditamento e il conseguente inserimento nell’Albo Phronesis, è necessario attenersi ad un programma che prevede la partecipazione ad attività formative territoriali e nazionali per un ammontare minimo di 30 ore nel biennio, certificate dal coordinatore locale attraverso i fogli firma.

Esse comprendono nello specifico:

  • la discussione in sezione o macrosezione di un caso di consulenza filosofica (o di una propria significativa esperienza professionale);
  • la partecipazione ad almeno un seminario nazionale nel biennio, o in alternativa all’Assemblea dei Soci e al Collegio dei Consulenti Filosofici;
  • l’integrazione delle ore mancanti alla quota di 30 (nel biennio) con la partecipazione ad attività formative di sezione scelte in base al proprio interesse tra le attività di formazione continua programmate.

Le attività di sezione valide ai fini della formazione continua e le modalità del loro espletamento vengono descritte nell’allegato D del Regolamento della formazione.

Art. 43. Discussione casi

All’interno delle 30 ore di formazione continua nell’arco del biennio è compresa la discussione di un proprio caso di consulenza filosofica (o di una significativa esperienza professionale) da effettuare nella propria sezione o in un incontro allargato alle sezioni vicine (macrosezione). E’ auspicabile che più sezioni organizzino congiuntamente la discussione casi ospitando i colleghi presso la sede di volta in volta convenuta. Solo nel caso in cui la discussione in sezione o in macrosezione fosse davvero impossibile (caso dimostrabile e previamente comunicato alla commissione formazione) si mantiene la possibilità di discutere il caso in sede centrale durante i seminari.

Art. 44. Vincoli per la discussione-caso in sezione o macrosezione

Due sono le condizioni necessarie per la validità della discussione-caso ai fini della formazione continua, che va pensata come un continuo dialogo coi propri colleghi:

A. l’invio, almeno un mese prima della data fissata per la discussione, della relazione scritta del caso al Coordinatore della sezione ospitante; il Coordinatore dovrà girarla ai soci della sezione e alla commissione Formazione che la archivia nel portfolio individuale del socio;

B. la discussione deve avvenire alla presenza di almeno 3 soci consulenti riconosciuti, uno dei quali assume il ruolo di discussant.

La discussione del caso va pensata come occasione per condividere ed argomentare il proprio stile nel fare consulenza, non come semplice resoconto dei passaggi del colloquio.

Art. 45. Seminario nazionale

La formazione continua dei soci professionisti si realizza annualmente anche in sede nazionale durante il seminario estivo, la cui durata è stabilita in 16-24 ore formative. La formazione nazionale prevede diverse opportunità (inviti a personaggi del mondo

accademico o delle pratiche, giornalisti, ecc.) con eventuale successivo dibattito/gruppo di lavoro tra soci e inoltre con scambi di esperienze di consulenza, di materiali con relazioni prodotte dai soci stessi, con dibattiti interni su temi concordati. Il tema del seminario, scelto tra quelli di importanza centrale per la consulenza filosofica, viene reso noto con ampio anticipo e, attraverso un call for “working” ai soci, li si inviterà a esporre ed argomentare le loro posizioni/ricerche in merito alla questione. Lo scopo di questo processo di ricerca-condivisione è l’implementazione di una diffusa attività teoretico/critica e di sperimentazione della pratica della consulenza filosofica tra i soci, dando parola a tutti coloro che ritengono di avere argomenti da proporre per l’arricchimento dell’Associazione.

ALLEGATO D

PROGRAMMA FORMAZIONE CONTINUA NELLE SEZIONI

           ELENCO DELLE ATTIVITA’ UTILI AI FINI DELLA FORMAZIONE CONTINUA

1. TEORICHE

Lettura e discussione critica di nuovi testi sulla consulenza filosofica o sulla pratica filosofica particolarmente significativi. Discussione analitica e critica di elaborati (anche proposti dalla commissione formazione) e provenienti da varie fonti: dalla rivista, dai soci in formazione, dai professionisti, da personaggi delle pratiche italiane o internazionali, da opere critiche nei confronti della consulenza filosofica, ecc.

2. LABORATORIALI SU TEMI PROFESSIONALI

Laboratori di approfondimento su questioni emerse dalla pratica professionale, gestiti a turno da uno dei consulenti già accreditati.  Attività di confronto professionale (feedback sui progetti realizzati, condivisione delle difficoltà, ecc.)

Creazione di progetti condivisi da promuovere ciascuno sul proprio territorio

3. DISCUSSIONE CASI

Discussione casi (anche col metodo stop&go, per esplorare ulteriori strade della consulenza possibile)

4. LABORATORIALI SU TEMI CARDINE DELLA CONSULENZA

Laboratori di approfondimento e di sviluppo personale, gestiti a turno dai presenti, compresi i soci in formazione che frequentino il secondo anno. Le sezioni dovranno strutturare un programma semestrale delle attività da presentare alla commissione formazione che ne valuterà la coerenza con i temi della professione e il rispetto delle direttive relative agli obblighi della formazione continua.